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Gli slovacchi devono pagare una nuova tassa? Pagare lo Stato per i bonifici e i prelievi al bancomat

Il governo è alla ricerca di modi per rimpinguare efficacemente le casse dello Stato, e una delle opzioni è l’introduzione di una nuova tassa sui bonifici bancari. La mossa potrebbe coprire più di un terzo del consolidamento delle finanze pubbliche previsto per il prossimo anno.

Un’alternativa all’aumento dell’IVA

Ispirandosi all’Ungheria, il Ministero delle Finanze sta prendendo in considerazione una tassa sulle transazioni senza contanti. Questa proposta farebbe parte di un pacchetto di consolidamento da 1,4 miliardi volto a ridurre il deficit di bilancio.

Secondo le informazioni disponibili, l’imposta si applicherebbe ai bonifici bancari ordinari, ai pagamenti di bollette, ai pagamenti con carta e ai prelievi da ATM.

Conferma della proposta

Due fonti anonime vicine alla proposta hanno confermato queste informazioni a Denník E, mentre il Ministero delle Finanze non vuole ancora incoraggiare alcuna speculazione sull’argomento.

Stime e ricavi

Secondo le stime, la nuova imposta potrebbe portare circa 550 milioni di euro all’anno, paragonabili a un aumento di un punto percentuale dell’IVA. La maggior parte del gettito di questa imposta proverrebbe dalle aziende che pagano i salari.

Meccanismo della nuova imposta

Sebbene il meccanismo esatto non sia ancora noto, si prevede che la tassa sui prelievi da ATM fino a 360 euro sia a carico della banca, ma solo due volte al mese. L’imposta sui pagamenti con carta sarebbe minima, il che favorirebbe le famiglie, e i primi 50 euro di un bonifico bancario sarebbero esenti dall’imposta.

Modello ungherese

In Ungheria, una tassa simile è stata introdotta nel 2013 e da agosto aumenterà allo 0,45% per le transazioni correnti e allo 0,9% per i prelievi di contante dagli sportelli automatici. Si prevede che questo modello porterà all’erario ungherese più di 1,5 miliardi di euro all’anno.

La nuova tassa sui bonifici bancari potrebbe essere un passo importante verso la stabilizzazione delle finanze pubbliche anche in questo Paese. Tuttavia, il Ministero delle Finanze è ancora in attesa di ulteriori analisi e conferme ufficiali di questa iniziativa.