Il più popolare frutto autunnale tra informazioni poco note e singolari vicende storiche


La lenta transizione verso Natale ha un passaggio obbligato e molto gustoso: l’arrivo delle castagne. È così! Quando si iniziano a vedere, il pensiero va subito alle caldarroste e a tutto l’immaginario invernale che si portano appresso. Quest’anno, poi, si annuncia la raccolta più abbondante dell’ultimo decennio grazie alla sconfitta del cinipide, il terribile parassita che avevano attaccato i castagni italiani. Quello delle castagne, però, è un mondo che non si limita alla tradizionale cottura al forno o sul caminetto. Al contrario, è ricco di sfumature che spesso ignoriamo.

Ecco 6 informazioni curiose di cui ricordarsi.

LE CASTAGNE, CEREALI SENZA GLUTINE

Le caratteristiche nutrizionali di questo frutto sono tutte interessanti, basti pensare all’assenza di colesterolo e all’abbondanza di sali minerali. Ce n’è una, però, che le accomuna all’orzo e al frumento: la grande ricchezza di carboidrati. La loro presenza è pari all’84% contro il 7% di proteine e il 9% di lipidi. Ecco perché venivano definiti i “cereali che crescono sugli alberi”, ecco perché sono considerate un’alternativa al pane e alla pasta. Un’alternativa di grande interesse per i celiaci: le castagne sono prive di glutine. 

UNA BUSTA DEL PANE PER RAFFREDDARLE

Le caldarroste sono anche un gioco nel senso che ci si inventa di tutto per sbucciarle senza ustionarsi le mani. Esiste uno strumento curioso per evitare scottature fastidiose: la busta del pane. Una volta completata la cottura basta versarle nel tradizionale contenitore di carta e aspettare dieci minuti prima di procedere. Inutile ricordare che le castagne vanno cotte dopo avervi praticato un piccolo taglio, senza è quasi impossibile sbucciarle anche tiepide.

LE COTTURE CON IL SALE

Sempre a proposito di castagne e immaginario collegato, le si immagina solitamente come un frutto per preparazioni dolci, vedi castagnaccio. In realtà, sono ottime anche se cucinate con il sale, come insegna la tradizione culinaria contadina. Si possono realizzare delle ottime zuppe, arrostendole prima e cuocendole, poi, in brodo con verdure ed erbe aromatiche. Si possono lessare aromatizzandole con semi di finocchio e una foglia di alloro. Sempre lessate, possono essere la base di un ripieno con cui farcire verdure.

LE CASTAGNE COME AFRODISIACO

È una credenza che risale al Medioevo, epoca in cui si considerano afrodisiache se macerate o lessate con il vino. Fu Isidoro di Siviglia a sostenere la testi “afrodisiaca” basandosi soprattutto sulla loro forma, simile a quella di un testicolo. Toccò, poi, ad un autore arabo affermare che “sono assai nutrienti e provocano il coito, ma gonfiano il ventre”. Curioso, infine, il motivo del perché si usava donare marron glacé alle dame nel corso del Settecento. Regalare grosse castagne confezionate in dolcetti glassati lasciava sottintendere significati maliziosi.

I MARRONI PER I NOBILI, LE CASTAGNE PER I PLEBEI

La storia delle castagne è, a modo suo, anche una storia di classismo. Tutto ha origine con la nascita, sempre in epoca medievale, del mestiere di “castagnatores”. Il riferimento è a quei contadini specializzati nella raccolta e lavorazione di questi prodotti del bosco. È grazie a loro che le castagne monopolizzano la dieta delle popolazioni montanare, finendo per essere considerate un cibo plebeo. Il discorso iniziò a cambiare nel ‘200 quando fecero il loro ingresso nei menu di corte i cosiddetti “marroni”. Sempre castagne erano, ma più grosse e più buone, quindi adatte al consumo dei nobili.

NAPOLI, CAPITALE DELLE CASTAGNE ARROSTITE

Al di là delle vicende medievali, la storia delle castagne ha origini molto più remote. Erano note già ai Greci, che del castagno usavano anche foglie e fiori per usi medicinali. Stesso discorso per Fenici ed Ebrei, che le in tutto il Mediterraneo. Di conseguenza, erano molto familiari anche ai Romani, che con la farina di castagne preparavano un pane particolare. Curiosa una testimonianza di Marziale: secondo lui, nessuna città dell’Impero Romano poteva gareggiare con Napoli nell’arrostire le castagne.

 

 

Fonte foto: www.pexels.com

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